Le migliori domande da fare al candidato in un colloquio: quindici esempi per sfruttare al meglio quest’occasione

La breve durata del colloquio è spesso un limite che rende difficile farsi un’idea del profilo che si sta colloquiando. Tuttavia, questo limite può essere in parte superato se si pongono le domande giuste. In questo articolo vedremo le quindici migliori domande da fare a un colloquio per individuare le risorse più adatte da inserire nel proprio staff.

Come stabilire le migliori domande da fare al candidato in un colloquio

Il colloquio di lavoro è il momento più importante del processo di selezione del personale, in cui l’azienda deve valutare se la persona individuata è davvero quella giusta per il ruolo specifico e se può integrarsi facilmente nell’ambiente lavorativo. Il tempo a disposizione non è molto e fare una valutazione sulla base di un’intervista di un’ora o poco più può essere molto difficile e portare a conclusioni errate.

Per capire se il profilo selezionato per il colloquio è quello più adatto a ricoprire la posizione aperta è dunque essenziale sapere su cosa porre l’accento. Gli aspetti principali che un recruiter dovrebbe cercare di scoprire della persona che ha di fronte sono sintetizzati di seguito.

  • Competenze ed esperienza: approfondire queste informazioni, anche se già indicate nel cv, è importante per capire se la persona ha le caratteristiche essenziali per ricoprire la posizione.
  • Motivazione: un profilo con un’elevata motivazione a lavorare nel ruolo specifico o all’interno dell’azienda tenderà a impegnarsi di più per dare il massimo.
  • Capacità di adattamento: quando una nuova risorsa viene inserita all’interno di un team è importante che sia in grado di adattarsi alle dinamiche e all’organizzazione del lavoro dello staff con cui collaborerà.
  • Abilità di apprendimento: una risorsa in grado di apprendere rapidamente un nuovo lavoro e di assorbire le informazioni da subito agevola molto la fase di inserimento e permette di risparmiare tempo e risorse.

Per individuare le domande da fare a un colloquio di lavoro è dunque importante tenere a mente questi quattro punti essenziali e cercare di indirizzare il candidato o la candidata a fornire queste informazioni.

Quindici domande da fare a un colloquio

Vediamo adesso quali sono le migliori domande da fare al candidato in un colloquio. Abbiamo individuato in particolare quindici domande che possono aiutare a mettere in luce gli aspetti indicati sopra. Ovviamente, è possibile individuare ulteriori domande più specifiche in base alla posizione e al ruolo da ricoprire.

1. Cosa l’ha spinta a candidarsi presso la nostra azienda?

Questa domanda permette soprattutto di capire se la risorsa conosce l’azienda, se ha fatto qualche ricerca e se è realmente motivata a farne parte. Una risposta molto generica potrebbe indicare uno scarso interesse, mentre risposte dettagliate che citano specifiche caratteristiche dell’azienda sono sinonimo di un’approfondita ricerca e, dunque, di una reale motivazione.

2. Quali ritiene che siano le competenze che la rendono la persona adatta al ruolo?

Assieme a quanto indicato nel curriculum, la risposta a questa domanda aiuta a capire se la risorsa ha le competenze e le conoscenze necessarie a ricoprire il ruolo, ma soprattutto dà un’idea di quello che la risorsa si aspetta dal ruolo stesso. Se le competenze che cita in realtà non sono strettamente legate alla mansione, forse la posizione non le è del tutto chiara.

3. Cosa le è piaciuto di più e di meno nel suo precedente impiego?

Può sembrare una domanda banale ma in realtà far parlare la risorsa degli aspetti positivi e negativi del lavoro precedente aiuta a capire quali sono i suoi interessi professionali e che cosa si aspetta da un posto di lavoro.

4. Cosa l’ha spinta a lasciare il lavoro precedente?

Comprendere le motivazioni che hanno portato la persona a cambiare lavoro può aiutare a capire meglio quali sono le sue priorità: crescita professionale o economica, avvicinamento a casa, migliori condizioni lavorative, ambiente di lavoro diverso o altre condizioni che spera di trovare nella nuova azienda.

5. Cosa vorrebbe cambiare nella sua carriera?

Questa domanda non riguarda solo le prospettive future di carriera, ma anche le scelte passate che idealmente il candidato o la candidata farebbe diversamente. La risposta aiuta a capire quali sono i reali progetti della persona e a valutare se sono effettivamente compatibili con la posizione in azienda.

6. Qual è stata la sfida più impegnativa che ha affrontato sul lavoro e come l’ha gestita?

Questa è un’ottima domanda per valutare le capacità di organizzazione e pianificazione della risorsa. Raccontare un’esperienza passata è più semplice che ipotizzare una situazione futura, e i candidati tendono a rispondere con maggiore spontaneità. È importante prestare attenzione soprattutto alla descrizione di come è stata gestita la situazione, perché permette di osservare il modo di ragionare e di approcciarsi a una sfida.

7. Con che tipologie di persone le piace collaborare?

La risposta a questa domanda può servire a capire se la persona si troverebbe bene all’interno dello staff o se potrebbe non essere a proprio agio. Per ottenere risposte più precise è consigliabile chiedere di fare qualche esempio basato sui lavori precedenti.

8. Ci parli di una situazione in cui ha dovuto gestire dei conflitti con i colleghi.

Lavorare in team comporta la possibilità di conflitti con le altre persone. Per questo un profilo che sa come gestire le situazioni conflittuali può essere di grande aiuto all’interno di un gruppo di lavoro.

9. Ci racconti di come ha risolto una situazione problematica sul lavoro.

La capacità di problem solving è una delle competenze più richieste in qualsiasi posizione. Per testare questa abilità è possibile preparare qualche esercizio da sottoporre alla risorsa e osservare il ragionamento che fa per trovare la soluzione. Un altro modo è farsi raccontare una circostanza in cui il soggetto ha dovuto risolvere un problema improvviso. È importante che il focus sia il processo con cui il candidato o la candidata ha risolto il problema, per capire come ragiona.

10. Quando deve prendere una decisione importante come procede?

Anche la capacità di prendere decisioni è un’abilità importante in tutti i ruoli. Capire da dove parte, che domande si pone e come arriva a una decisione è molto utile per valutare se il profilo è adatto per il tipo di mansioni e responsabilità che dovrà ricoprire.

11. Quali sono le sue prospettive di carriera per il futuro?

Questa è una domanda importante per capire le aspettative della risorsa. Se il ruolo che andrà a ricoprire è molto distante dalle sue prospettive future, è possibile che inizi a cercare un nuovo impiego dopo poco tempo, e questa è una cosa di cui tenere conto al momento della selezione.

12. Quali ritiene che siano i suoi punti di forza?

Una domanda molto frequente nei colloqui riguarda ciò che il profilo ritiene siano le principali qualità che può mettere a disposizione dell’azienda. La risposta a questa domanda è utile soprattutto per capire se la persona è consapevole delle proprie potenzialità e di come possono essere utilizzate nel ruolo, oltre che per valutare altre doti personali come l’umiltà e la sicurezza di sé.

13. Quali ritiene che siano i suoi punti deboli?

Analogamente alla domanda precedente, anche questo è un quesito posto di frequente nei colloqui. La risposta a quali sono i punti deboli serve non tanto a capire se questi sono in contrasto con il lavoro da svolgere (è improbabile che una risorsa citerebbe difetti di questo tipo), quanto a valutare la capacità di autovalutazione del profilo e la disponibilità a mettersi in discussione e a migliorarsi.

14. Ci parli di un risultato professionale che le ha dato soddisfazione.

Una domanda di questo genere permette alla risorsa di parlare liberamente di qualcosa di cui va fiera, ed è pertanto molto utile non solo per capire le sue aspettative e i valori che le interessano di più, ma anche per valutare la sua capacità di comunicazione.

15. C’è qualcosa che vuole chiedere?

Infine, prima di concludere il colloquio è importante ricordarsi di chiedere alla risorsa se ha qualche domanda per il datore di lavoro. Una persona che si è preparata delle domande dimostra interesse per l’azienda e capacità di organizzazione. Inoltre, se le domande riguardano qualcosa che è stato detto durante il colloquio possono rivelare una particolare attenzione e la capacità di formulare rapidamente un ragionamento.

Permettere alla risorsa di fare delle domande è inoltre un segno di attenzione e rispetto nei suoi confronti, ed è importante soprattutto per fugare eventuali dubbi e fornire chiarimenti.

Conoscere le migliori domande da fare al candidato in un colloquio permette di sfruttare al meglio il poco tempo a disposizione per raccogliere quante più informazioni possibili sulla risorsa, e avere così una base più solida per decidere se sia o meno il profilo adatto da assumere.

Fonte: Risorse INDEED




pexels-photo-1181605jpeg