Cani in ufficio: legge, benefici e consigli per una convivenza serena

Portare i cani in ufficio fa bene all’umore e alla produttività. I luoghi di lavoro in cui gli animali sono ammessi rendono di più, a dimostrarlo ci sono numerose ricerche. Ma cosa dice la legge? Ci sono delle norme da rispettare? In questo articolo approfondiamo il tema dei cani in ufficio e ti daremo alcuni consigli per creare un ambiente pet friendly sereno per tutti.

Cani in ufficio: cosa dice la legge italiana?

In Italia non esiste una legge che disciplini la presenza di cani e gatti in ufficio, c’è però l’articolo 2087 del Codice Civile che impone di “tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”. La sua interpretazione è molto semplice: in alcuni luoghi gli animali domestici non possono avere libero accesso perché potenzialmente pericolosi per l’incolumità dei lavoratori o perché l’ambiente stesso potrebbe nuocere alla salute degli animali. Pensiamo, ad esempio, a stabilimenti industriali, fabbriche che utilizzano sostanze corrosive, laboratori ospedalieri o ambienti in cui viene lavorato il cibo, con conseguente rischio di contaminazioni.

La scelta di ammettere i cani in ufficio è lasciata in capo all’azienda, che è libera di definire modalità e limitazioni.

Le disposizioni del Ministero della Salute

Se l’ambiente di lavoro è idoneo, oltre ai regolamenti aziendali dovrebbero essere rispettate le norme disposte dal Ministero della Salute (GU Serie generale n. 209 del 6 giugno 2013) sulla presenza dei cani in luogo pubblico:

  • Guinzaglio (massimo 1,5 m): quando il cane si trova in luoghi aperti al pubblico o in altre situazioni in cui può essere necessario trattenerlo;
  • Museruola: come richiesto dalle autorità competenti o in caso di pericolo per le persone;
  • Vaccini: il libretto deve dimostrare che il cane è stato sottoposto a tutti i vaccini obbligatori;
  • Microchip identificativo: i cani per legge devono essere microchippati e iscritti all’Anagrafe canina.

Inoltre i padroni dovranno prendersi cura dell’igiene del cane (pulizia regolare, parassiti e deiezioni), delle esigenze di base (sgambo, acqua e cibo), e vigilare sulla sua salute (ad esempio, evitando di portarlo in ufficio se malato).

I benefici di portare il cane in ufficio

Che i cani facciano bene all’umore è ormai assodato, non è un caso se vengono utilizzati nella pet therapy con grande successo. Ma ci sono anche ricerche scientifiche che dimostrano come avere cani sul luogo di lavoro possa avere effetti positivi sia sui lavoratori che sulle stesse aziende. In particolare, uno studio del 2021 (pagina in inglese) evidenzia come avere il proprio cane accanto contribuisca ad abbassare i livelli di stress, ad essere più soddisfatti del proprio impiego e, di conseguenza, a rendere di più. Un fenomeno che si estende anche a chi non ha cani ma può godere della compagnia di quelli dei colleghi. Non solo, un ambiente pet friendly è più attraente verso i nuovi talenti e migliora la retention dei dipendenti. Di seguito approfondiamo alcuni dei principali benefici di avere cani in ufficio.

1. Migliora la salute dei dipendenti

Avere un cane migliora la salute dei dipendenti perché riduce lo stress. Qualsiasi proprietario deve portarlo a fare la passeggiata per assecondare i suoi bisogni fisiologici, un’occasione per alzarsi dalla scrivania, sgranchirsi le gambe e staccare la mente dal lavoro. Fare movimento migliora la circolazione e il rilascio di endorfine, le molecole della felicità. Sedersi alla propria postazione dopo una pausa, ci rende più produttivi, attenti, concentrati e lucidi.

Non solo i cani stimolano i padroni ad alzarsi dalla scrivania ma sono fonte di benessere mentale. Accarezzare un cane riduce la pressione sanguigna e i battiti cardiaci, che a causa della pressione lavorativa accelerano influenzando negativamente tutto il corpo.

2. Incentiva la socializzazione e la collaborazione

Avere cani in ufficio crea un ambiente più rilassato dove si incentiva la socializzazione e la collaborazione fra colleghi. Gli animali sono ottimi spunti di conversazione, e ciò non significa che fanno da distrazione, tutt’altro. Un ambiente di lavoro dove il clima è solidale e sereno è più produttivo. Si è più inclini ad aiutare gli altri se c’è stata l’occasione di condividere una passione in comune, come quella per i cani. In poche parole, avere cani in ufficio è una strategia di team building a costo zero.

3. Riduce l’assenteismo e incrementa la dedizione all’azienda

Recarsi tutti i giorni sul luogo di lavoro è meno stressante se possiamo portare con noi il nostro cane o sappiamo di poter interagire con i cani dei colleghi. I cani diventano quindi un’attrattiva, l’incentivo che riduce naturalmente i tassi di assenteismo causati da malumore, stress, burn out e insoddisfazione personale o professionale.

In modo simile, i dipendenti sono più rilassati durante il lavoro e più disponibili a fermarsi del tempo extra per fare gli straordinari. La presenza del proprio cane è confortante, inoltre un’azienda che adotta una politica dog friendly è più apprezzata dai dipendenti, che si sentono più fidelizzati e incentivati a dare di più.

4. Crea un miglior equilibrio vita/lavoro

Poter portare il proprio cane a lavoro riduce il senso di colpa che i dipendenti provano ogni mattina quando devono uscire di casa lasciandolo da solo fino a sera. La sola presenza del cane è un rimando all’ambiente domestico e alla serenità dei momenti trascorsi in famiglia. Sono due aspetti semplici che però alleggeriscono il peso del distacco, rendendo l’ambiente di lavoro un po’ più “casa”. Poter portare con sé il cane in ufficio alleggerisce altresì il peso del rientro: dopo aver trascorso tutto il giorno a lavoro, il padrone deve accudire il proprio animale portandolo a fare la passeggiata, dandogli da mangiare e trascorrendo con lui momenti di qualità. Avendo già potuto svolgere tutti questi incarichi in ufficio, i dipendenti potranno dedicarsi con più calma ai figli, ai compagni o agli hobby.

Cani in ufficio: gli aspetti a cui fare attenzione

Non tutti i cani sono adatti ad essere portati in ufficio e non tutti i dipendenti saranno felici di condividere lo spazio lavorativo con loro. Prima di autorizzare una politica dog friendly l’azienda dovrebbe valutare le criticità e redigere un regolamento ad hoc che assicuri una convivenza serena e sicura per tutti.

Ecco alcuni degli aspetti a cui si dovrebbe far attenzione:

  • Allergie: molti dipendenti potrebbero soffrire di allergie al pelo dei cani. Starnuti, lacrimazione degli occhi, prurito, naso che cola, sono tutti sintomi classici di un’allergia e possono interferire sensibilmente con la capacità di lavorare.
  • Paura: c’è chi ha paura dei cani e non vorrebbe mai trascorrere tutta la giornata di lavoro con il costante senso di ansia causato dalla loro presenza in ufficio.
  • Conflitti fra cani: è molto importante che i cani sul luogo di lavoro abbiano superato una serie di valutazioni per accertarne la sicurezza. Non solo verso l’uomo ma anche verso altri cani. Devono avere un’indole mite e non ringhiare o entrare in conflitto con i cani degli altri colleghi, che a loro volta potrebbero agitarsi con il rischio di aggressioni.
  • Danni a cose o persone: permettere a degli animali di stazionare in ufficio implica delle responsabilità. Che si tratti di oggetti rovinati, rotti o comportamenti molesti, è necessario proteggersi dai rischi con una assicurazione e/o un regolamento in cui siano specificate in modo chiaro le responsabilità dei padroni in caso di danni a cose o persone.
  • Sicurezza degli ambienti: tutti gli ambienti in cui i cani sono presenti devono essere sicuri per loro, in caso contrario l’azienda potrebbe incorrere in conseguenze legali. Pensiamo, ad esempio, a finestre, porte, rampe, basculanti, ascensori o condotti in cui un cane potrebbe introdursi, ferirsi, cadere o restare intrappolato.

In base alle dimensioni dell’azienda si potrebbe ovviare ad alcuni di questi ostacoli riprogettando gli spazi così da creare ambienti separati per chi soffre di allergie o ha paura dei cani. Delle postazioni dog friendly, dotate di gancio per il guinzaglio, spazio per cuccia e ciotole, e magari un’area recintata all’aperto per lo sgambo con gli appositi cestini dei rifiuti dove i cani possono espletare le funzioni fisiologiche igienicamente e socializzare fra loro.

Permettere ai dipendenti di portare il cane in ufficio offre un ampio numero di vantaggi per l’azienda, che non solo avrà dipendenti più felici e rilassati ma anche più produttivi. Le politiche dog friendly sono un ottimo strumento di team building, employee retention e talent acquisition: un’azienda che mostra di tenere al benessere dei lavoratori diventa più desiderabile agli occhi dei futuri candidati e quindi più competitiva sul mercato.

Fonte: Risorse Indeedpexels-photo-2253275jpeg